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La teoria dei colori di Newton

Il fondatore della moderna scienza del colore è considerato l'inglese Isaac Newton (1642-1727). Egli comincia gli esperimenti sui colori e la luce a soli 23 anni. Newton eseguì il suo celebre esperimento di dispersione della luce per dimostrare che il colore non è una proprietà dei corpi, bensì è dovuta ad una proprietà della luce.

Esperimento 1

Egli usando un prisma di vetro aveva scomposto la luce del sole (luce bianca) nel cosiddetto spettro dell’iride, dove i colori sfumavano dal rosso all’arancio, dall’arancio al giallo, poi al verde e all’azzurro fino all’indaco e al violetto. In questo modo si spiega il mistero dell’arcobaleno. Newton spiegava la formazione dello spettro ammettendo che tutti i colori erano già presenti nella luce “bianca” del sole prima della sua scomposizione. E per confermare la sua ipotesi Newton ideò un esperimento inverso al precedente e tale da produrre la “ricomposizione” dei colori. Newton otteneva prima la scomposizione della luce, poi usando una grande lente convergente, faceva convergere tutti i colori in un unico punto. I colori scomparivano e si otteneva di nuovo un raggio di luce bianca

Esperimento 3

Newton giunse inoltre alla conclusione che il colore degli oggetti che ci circondano è legato al modo di reagire delle superfici alla luce. Un oggetto rosso ha questo colore perché trattiene tutti gli altri colori e ci spedisce indietro solo il rosso. Escluse del tutto la possibilità che al buio vi potessero essere dei colori, in quanto i colori sono inscindibilmente legati alla presenza della luce. La teoria di Newton sui colori rimase la base per gli sviluppi successivi della ricerca scientifica sui fenomeni legati all'ottica e alla luce. L’ipotesi corpuscolare ha dominato la fisica per circa 100 anni. 

Esperimento 2

.Supportato da una lunga serie di esperimenti Newton giunse a formulare la teoria corpuscolare. Per Newton i corpi luminosi emettevano dei corpuscoli immateriali. I corpuscoli erano una sorta di “atomi di luce” che, viaggiando in linea retta e a velocità iperbolica, producevano i raggi.Cercava di spiegare anche i colori ammettendo che la luce “bianca” era una miscela di altrettante specie di corpuscoli quanti erano i diversi colori. Nella luce bianca tutti i corpuscoli che formano un raggio attraversano l’aria all’unisono. Quando invece il raggio attraversa un prisma di vetro i corpuscoli luminosi subiscono l’influenza delle forze dovute alle particelle di materia.

Esperimento 4

Newton svolse diversi esperimenti tra cui quello del disco. Il disco di Newton è un disco composto da sette settori colorati secondo i colori dell'arcobaleno e prende il nome dal suo inventore: Isaac Newton. Facendolo ruotare, il disco mescola la luce riflessa dai colori diversi, riflettendo una luce biancastra. Si ottiene dunque l'illusione che i colori tendano ad uniformarsi e a diventare bianchi.

Con la rotazione veloce, ogni colore rimane impresso nella retina dei nostri occhi per una brevissima frazione di secondo e si fonde con quello successivo. In questo modo, i tre tipi di recettori luminosi presenti nella nostra retina vengono stimolati contemporaneamente

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